Il delitto di Garlasco e l’omicidio di Chiara Poggi: riemergono i file delle intercettazioni sui telefoni e sull’auto di Andrea Sempio.
Le indagini sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi vanno avanti e al netto della testimonianza venuta a galla in merito alla presunta relazione della ragazza con un uomo del paese, non con Alberto Stasi, ecco che dal passato sono riemersi degli audio su un altro personaggio coinvolto nella vicenda: Andrea Sempio. In questo senso spiccano le intercettazioni legate alle parole sui magistrati che lo interrogarono nel 2017.

Garlasco: le intercettazioni di Andrea Sempio e gli errori
Le nuove indagini legate alla morte di Chiara Poggi a Garlasco starebbero valutando ogni pista. In questa ottica è tornata in prima linea la figura di Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, fratello di Chiara. Nello specifico, come riportato da Repubblica, citata poi da diversi altri media, sono riemersi file con le intercettazioni legate proprio a Sempio ma ci sarebbero dei buchi nelle trascrizioni.
Nello specifico si fa riferimento a delle intercettazioni del 2017 dove alcune parole degli 806 file non sarebbero state annotate nel modo corretto, cosa che potrebbe portare a delle novità e dei cambiamenti sotto il profilo delle indagini.
Cosa ha detto sui magistrati
Nello specifico, Repubblica ha riportato quelli che sarebbero gli audio dei file delle intercettazioni del 2017 sui telefoni e sull’auto di Sempio. In questi, il ragazzo, all’epoca 29enne, disse: “Mi hanno fatto domande, che io ho capito perché me le facevano. Comunque secondo me erano abbastanza dalla parte mia“.
Da quanto si apprende, tali parole furono dette da Sempio dopo l’interrogatorio del 10 febbraio 2017 mentre stava parlando al telefono con il padre. Le trascrizioni che vennero fatte delle sue intercettazioni di quei giorni, però, stando a quanto sta emergendo adesso non sarebbero nè complete nè corrette. Tanto che la Procura di Pavia ora le starebbe ricontrollando.
A tenere banco anche altre intercettazioni audio. Parlando con un amico, il giorno dopo l’interrogatorio, Sempio avrebbe parlato anche dei magistrati. Secondo lui questi gli erano sembrati “abbastanza dalla nostra parte. Si vede che anche loro c’hanno voglia di finirla in fretta“.